Insegnare che cos’è il rispetto ai bambini non è semplice, ma i genitori possono fare molto.
La storia che vi raccontiamo oggi è un esempio di come le barriere fra uomini e donne, ma non solo, possano essere abbattute, basta solo un pochino di buona volontà.
Fabiola Quishpe, una donna di 46 anni, vive ad Apahua, un villaggio a 4mila metri di altezza sulle Ande, dove ha costituito un’associazione dedicata alle donne della sua comunità che ha portato notevoli benefici. Unendosi e facendo gruppo, le donne di Apahua sono riuscite a riportare l’acqua nel villaggio, hanno voluto studiare e, adesso, partecipano alla vita sociale e politica del villaggio, sono diminuite le violenze su di loro e anche gli uomini sono migliorati!
Qui potete trovare tutti i dettagli della storia di Fabiola, ma cosa ci lascia questa bella favola reale?
Da questa donna formidabile possiamo imparare come migliorare non solo la nostra vita, ma anche e soprattutto quella dei nostri bambini: se non è facile nascere donna, non lo è neanche nascere uomo. Imparare ad integrarci e a rispettarci, nonostante le differenze, è importante e si potrebbe partire dalla consapevolezza: sapere che cos’è il rispetto per noi e farlo sapere agli altri.
Siamo mamme indipendenti e ci piace avere il nostro ruolo nella società, al lavoro o in famiglia; nella maggior parte dei casi abbiamo un buon livello di istruzione e abbiamo degli obiettivi che ci dà molta soddisfazione raggiungere, ma… ogni tanto ci fermiamo a riflettere su quello che facciamo, insegniamo e trasmettiamo ai nostri bambini?
Ogni giorno cerchiamo di dare loro qualche suggerimento e qualche strumento per diventare delle persone adulte e responsabili, che abbiano rispetto per sé e soprattutto per gli altri, tutti gli altri.
Il femminismo, ad esempio, al giorno d’oggi può essere insegnato ai maschietti e alle femminucce senza cadere in stereotipi di genere, insegnando la parità.
Il nostro bambino è molto vivace e facciamo fatica a farci ascoltare? Proviamo ad ascoltarlo noi per prime, insegniamogli il rispetto rispettandolo noi per prime.
Imparando il rispetto per mamma e papà, per la maestra, per gli amici, imparerà a rispettare tutti, anche quelli che apparentemente gli sembrano lontani dal suo modo di vivere.
Spiegando con dolcezza il perché di un consiglio o di un comportamento, il nostro cucciolo ci risponderà, stupendoci, con domande per approfondire quello che non ha capito e, grazie al dialogo e al confronto, farà suoi i nostri insegnamenti senza bisogno di “dargli ordini”.
Potremo spiegargli che non si usano parole ed espressioni che offendono o fanno soffrire gli altri, semplicemente chiedendogli “se il tuo amico ti parlasse in maniera sgarbata come ti sentiresti?”: nei bambini, l’immedesimazione aiuta la comprensione. La loro innata fantasia li porta a immedesimarsi in maniera profonda e, mamme e papà, possono approfittarne per aiutarlo a capire alcuni comportamenti!
Imparando che cos’è il rispetto, il nostro bambino, diventato una persona adulta, avrà cura dei diritti dell’uomo e, forse, potremo sperare in un futuro migliore.
Quindi: #rispettamiperchè … sono una persona.
Giada